Si dice che si torna sempre dove si è stati bene. La storia di Kevin Parolin ne è la conferma. Giovane classe Duemila, ha iniziato a giocare a cinque anni nel Real Stroppari fino all'ultimo anno Esordienti. Poi un percorso di crescita che, nel 2019, lo ha portato di nuovo a casa.«Sono sempre rimasto appassionato e tifoso dello Stroppari, anche quando giocavo a Rosà andavo spesso a vedere la prima squadra in casa». E pensare che da piccolino, dopo i primi passi, si era stancato del calcio.
Originario di Bassano, Kevin Parolin ha sempre vissuto a Tezze sul Brenta. Per seguire gli amici della prima elementare comincia a giocare a calcio nello Stroppari. «Ho iniziato i primi calci nel 2005. Ho fatto giusto un anno e poi mi sono stancato - racconta il giocatore -. Per un paio d'anni ho fatto nuoto, poi karate ed in seguito, sempre per la compagnia, verso gli 8 anni ho riprovato con il calcio». Con questi colori fino all'ultimo anno Esordienti, dai Giovanissimi passa al Rosà dove rimane 6 anni seguendo il percorso delle giovanili.
Tornato nel 2019 nel club di Tezze sul Brenta, Parolin vive ora la sua terza stagione in maglia biancorossa. «In realtà questo è il primo anno che riusciamo, speriamo, a finire». Difensore centrale, o terzino all'occorrenza, il giovane ha in carriera anche un anno da portiere. «A 9 anni in realtà non c'è un ruolo definitivo. Poi ho sempre giocato in difesa». Il calcio nel tempo è diventato un esempio per lui. «Un ideale di gruppo e condivisione. Anche un momento di sfogo e stacco dal quotidiano - rivela -. È stato anche un esempio di vita: il fatto di impegnarsi per raggiungere uno scopo ha aiutato tanto anche negli ambiti quotidiani, come la scuola o il lavoro. Mi ha dato una mano a crescere sicuramente. Da quando sono a Stroppari a livello di gruppo è sempre stato tutto bello. Vittorie, sconfitte, delusioni: siamo sempre stati un gruppo unito. Nel 2019 abbiamo vissuto il nostro primo anno in prima squadra, tutti giovani ancora con la mentalità da giovanili. Quindi, i risultati non sono venuti. Nel nostro secondo anno avevamo iniziato ad ingranare però siamo stati bloccati dalla pandemia. Quest'anno stiamo ottenendo qualche soddisfazione. Speriamo in un futuro salto di categoria con il gruppo che abbiamo adesso».
Studente universitario, al terzo anno di Economia Aziendale dell'università di Verona, spera quest'anno di laurearsi e lavorare poi nel mondo finanziario. Oltre al calcio, segue l'Nba. «Mi interessa il basket americano. Dà quello spettacolo che ultimamente secondo me manca anche al calcio moderno». Ama la musica. «In estate andrò a San Siro al concerto di Salmo, rimandato già di due anni causa Covid».